Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

lunedì 15 aprile 2024

L'esclusione, la convivenza e l'amicizia. Un libro per i più piccoli

 


Non vogliono giocare con me
di Andrée Poulin 
illustrazioni di  Lucile Danis Drouot
I nuovi colori del mondo
Città Nuova Editrice

Recensione
Premiata scrittrice canadese, Andrée Poulin esordisce nella collana I nuovi colori del mondo con un lavoro che vede la sua prima edizione in francese, illustrata da Lucile Danis Drouot, del 2019 tradotta da Silvia Roncaglia e Luca Gentile per la collana I nuovi colori del mondo di Città Nuova. 
L'albo è molto curato e destinato ai più piccoli o a coloro che leggono autonomamente lo stampato maiuscolo e propone una storia che trova nella realtà molti riferimenti. 
Fanfan piccolo fenicottero rosa sperimenta l'esclusione, proprio a causa del suo colore, o forse è solo un pretesto per non accogliere un terzo nella relazione fra i due amici: un panda e una zebra.
Il percorso  di Fanfan per accogliersi e per sapersi difendere,  passa attraverso la consapevolezza del proprio valore, al di là di tutti i pregiudizi e l'incontro con un nuovo amico capace di vedere il suo talento. Anche riconoscere un vero amico è una scoperta da imparare!
"Se non esistesse il rosa, nessuno potrebbe sognare un futuro roseo e tutto sarebbe scuro e triste"...

Pubblicato da Annamaria Gatti


domenica 14 aprile 2024

Un libro d'amore per la Terra, che i bambini e le bambine sanno come attualizzare.

 

Chi salverà la Terra?
Luigina Del Gobbo
illustrazioni di Francesca Carabelli 
I nuovi colori del mondo 
Città Nuova Editrice

Recensione
Ecco una nuovissima uscita:
illustrazioni divertenti per un tema nel cuore di tutti. Proprio tutti  forse no, visto che gli appelli non vengono ascoltati da chi potrebbe davvero fare la differenza. E la nostra Madre terra si ribella e urla la sua disperazione: l'inquinamento sta arrivando al punto di non ritorno, quando non sarà più possibile avere i doni così indispensabili per la vita.  Ma qui l'autrice scomoda pianeti e stelle per dare voce alla povera
Terra, inascoltata dai più del mondo. 

Infatti saranno i pianeti (con tanto di scarponcini), coordinati da un autorevole Sole, a cercare soluzioni, dopo aver fatto il loro dovere come osservatori. E cosa emerge dalla loro ricerca su questo bellissimo pianeta inquinato? 

I bambini, quelli sì, sanno come fare e, incredibile! lo sanno fare davvero! Piccoli passi quotidiani per rispettare la natura, l'acqua, i prati e il cielo, eppure non è difficile! 

"Sono azioni piccole ma... tante piccole azioni messe insieme, una vicina all'altra... vuoi vedere  che a salvare Terra ci penseranno proprio loro, i piccoli umani?" 

... e quando diventeranno adulti? Sapranno ancora abbracciare un albero, sentire le carezze e le parole del vento?

Anche in questa pubblicazione viene utilizzato una font rispettosa delle necessità di chi legge e il simpatico corsivo del Pinocchio  mono e scribe regular diventa un'occasione di arricchimento e il dono del segnalibro un segnale di attenzione per il piccolo lettore.

Pubblicato da Annamaria Gatti




martedì 9 aprile 2024

Un bravo insegnante fa la differenza: le eccellenze (GTP) si raccontano in un libro

 PERCHE' INSEGNO? PERCHE' CI CREDO
di Annamaria Gatti


fonte: cittanuova,it
9 aprile 2024


Perché insegno? Una domanda che moltissimi insegnanti si fanno, una volta entrati nel mondo della scuola, e a cui spesso non riescono a dare una risposta illuminante.



 Il nuovo libro di Michele De Beni e Claudio Girelli (Perché insegno? Perché ci credo – Un bravo insegnante fa la differenza – Città Nuova 2024) è quello di cui c’è bisogno per confermare, sostenere, aprire un mondo decisamente più rassicurante e soprattutto alternativo, rispetto al clima oscuro e soffocante che opprime i docenti in questi anni. Un testo che sprigiona gentilezza e autorevole saggezza. 

Vuoi fare l’insegnante? Ecco una raccolta avvincente di racconti esperienziali di uomini e donne che la scuola l’hanno scelta davvero e di pratiche e metodologie eccellenti per fare della tua vita, innanzitutto, e della tua professione di conseguenza, una sfida vincente, per te e per coloro che ti saranno affidati. 

Sei un insegnante e di fronte a disistima, attacchi mediatici e personali, fatiche burocratiche inutili e pressioni psicologiche da burnout, ti chiedi “chi me l’ha fatto fare?”. Questo testo ti invita ad alzare lo sguardo nella direzione giusta e a tornare a entusiasmarti, a riprendere coraggio, perché qualcuno ce l’ha fatta e abbraccia questa sua professione come una grande opportunità, per se stesso e per gli altri.

«Il testo raccoglie l’appassionata testimonianza educativa e didattica dei docenti italiani inclusi tra i 50 finalisti del prestigioso premio internazionale “Global Teacher Prize” dal 2015 al 2023 e del “Global Teacher Award” del 2021 e 2022. Un libro scritto, quindi, da Insegnanti per Insegnanti e per quanti, genitori ed educatori per primi, hanno a cuore una scuola di qualità. In un mondo frenetico e disorientato come il nostro, un bravo insegnante, con la sua passione e competenza, può effettivamente fare la differenza e dare speranza al futuro delle giovani generazioni» (dalla Introduzione di Michele De Beni).

Allora appare chiaro che insegnare non è il solo obiettivo, ma è la vita che pulsa in ogni aula ad avere fame di educazione vera, intesa come incontro, attenzione, condivisione per costruire insieme un vissuto competente ma anche di solidarietà e di accoglienza.

Bene introduce il professor De Beni, quando sottolinea che i saggi sono proposti da insegnanti di diversi ordini di scuola e di diverse discipline, ma che scorrono, come per uno straordinario viaggio, su un unico binario: «il diretto coinvolgimento degli studenti nel processo d’apprendimento, percorsi pratico-induttivi per la costruzione dei concetti, approcci finalizzati alla promozione dell’autonomia e della collaborazione tra pari, dell’autostima, della cittadinanza attiva, del senso di iniziativa e di imprenditorialità» (idem).

Gli insegnanti quindi in queste pagine si raccontano. La trama della loro vita, il loro essere donne e uomini di questa società, la scelta precisa di stare nella scuola, incrocia quella di studenti desiderosi di abbracciare e costruire percorsi affascinanti, per cui vale la pena di lavorare, ricercare, sperimentare, soffrire e condividere. Il “noi”, filtrato attraverso insegnanti attivi e consapevoli diventa ragione di futuro, gli errori delle opportunità, molti sogni diventano realtà e scelte di pace: le uniche risposte alla durezza di questi tempi.


pubblicato da Annamaria Gatti

lunedì 25 marzo 2024

Perchè insegno? Perchè ci credo. Prossima pubblicazione



Un nuovo libro, edito da Citta' Nuova, per entusiasmare:  un buon insegnante fa davvero la differenza!
Intorno alle testimonianze appassionate dei Global Teacher Prize italiani  si snoda un esame dei bisogni reali dei nostri bambini e dei giovani e delle potenzialità  che hanno i docenti di essere protagonisti di un grande cambiamento fatto di scelte che mettono al centro lo studente, l'alunno. (E ringrazio per essere stata invitata a partecipare a questo progetto editoriale con il mio piccolo contributo)  
Grazie al prof.  Michele De Beni, in collaborazione con il prof. Claudio Girelli, il libro di prossima uscita è uno straordinario strumento per gli insegnanti e non solo.
Al prossimo aggiornamento!

 pubblicato da Annamaria Gatti 

sabato 9 marzo 2024

Un'altra favola di Paolina per raccontare la speranza e la bellezza: Paolina primavera

                              

PAOLINA PRIMAVERA

di Annamaria Gatti

Illustrazione di Eleonora Moretti 

Fonte:  Città Nuova Marzo 2022

dedicata a Sofia

Paolina era stata in letargo nella sua tana e ora si stava svegliando.

“Oh, che dormita. Chissà cosa farà ora Sandro…” stava pensando, proprio mentre la voce dell’orsetto l’aveva invitata.

“Paolina esci, ho una fame! Facciamo colazione?”

L’orsacchiotta aveva afferrato l’inseparabile peluche orsobimbo e si era precipitata fuori.

Si era stropicciata gli occhi perché il sole era già alto e splendente.

“Cavolo! Orsobimbo, guarda com’è diventato magro Sandro e il bosco non è più rosso e giallo come nel mio bel disegno! Ci sono foglioline nuove sui rami dei larici e l’abete ha gli aghi verde chiaro!”

“Il bosco è diverso, ma cosa è accaduto?” aveva chiesto Sandro.  

“Ops! Sono inciampata in una zolla fiorita… Sono primule. E ohi,  stavo per schiacciare una bellissima farfalla gialla! ”

“Queste sono margheritine, ma chi ce le ha messe? E le formiche hanno ripreso a fare lunghe file per procurarsi qualche seme” aveva aggiunto Sandro stupito.

“Dobbiamo scoprire chi ha fatto queste bellissime cose.” Paolina era decisa e voleva capire. Intanto si stiracchiava e pensava alla colazione: il pancino suo e di Sandro brontolavano. Solo orsobimbo era pacifico come sempre, chissà perché.

Fu allora che un fringuello sfiorò Paolina con un frullio d’ali: “Paolina, ben svegliata! PISTAAAAAA, devo preparare il nido per i miei piccolini.”

“Oh bella, ma che succede?” Ma l’uccellino era già volato via.

“Non vedi orsetta? E’ arrivata la primavera!” aveva spiegato una capinera di passaggio.

“Prima-cosa?!”era sbottato Sandro.

“P - R - I - M -A- V -E -R -A, Sandro. Quella cosa che c’è più luce e calore e…”

“…E scoiattolo Rossino si risveglia e ricomincia ad arrampicarsi e a borbottare?”

“Ecco proprio così, ma non so chi combina tutto questo. Vieni, facciamo colazione da nonno Gianni così chiediamo a lui.”

Si incamminarono verso la dimora di nonno Gianni e quando furono lì, finalmente il mistero fu…quasi svelato.  

“Cari orsacchiotti, cara nipotina, è l’amore il responsabile di tutta la primavera. La natura obbedisce all’amore che l’aiuta a mettere nuovi frutti, foglie e nuove creature. Non è meraviglioso?”

Aveva un sguardo birichino e dolce il nonno, da dietro le lenti degli occhiali posati sul suo nasone di vecchio orso. Quante cose sanno i nonni!

Paolina e Sandro restarono a bocca aperta increduli. Poi orsobimbo partì alla ricerca dell’amore per ringraziarlo di quella bellezza.

Pubblicato da Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it



 



martedì 5 marzo 2024

Un libro da leggere con papà nel giorno della sua festa: l'incipit di Papà Nuvola

                                                                      

Due papà che salvano i loro bambini, in paesi lontani fra loro, ma vivendo gli stessi sentimenti e gli stessi desideri: essere amati.

                                             David e Mia 

da Papà Nuvola & Papà Mare
di Annamaria Gatti - illustrazioni di Elisabetta Basili 
editore Le Brumaie

PAPA’ NUVOLA

C’erano  una volta una bambina e un bambino che abitavano in Alaska, nell’isola di Douglas, circondata dalla taiga.


Un pomeriggio erano partiti in cerca di avventura. 

“Siamo arrivati” sospira Mia, la sorella. “Siamo bravi esploratori” conferma sollevato David, il fratellino.

La foresta boreale ascolta bisbigliando i rumori nascosti ed anche il respiro dei loro cuori-bambini.

Toppete toppete saltella la lepre delle nevi.

Fshhh, sfiora appena l’erba umida la volpe rossa a due passi.

Tump tump  …David si nasconde dietro a Mia, 

quando l’ alce maestoso attraversa il sentiero poco lontano da loro. 

Shhhh ciof! Li spaventa il  salmone  che risale il fiume lì vicino.


Mia e David fanno un salto, sono stati intraprendenti, ma… il tempo è volato.

E adesso la taiga comincia a far paura!

Trik trikkkkk! E un’aquila stride  in alto fra le nuvole, dove il loro papà sta pilotando l’idrovolante della sera,  immerso nelle luci incantevoli dell’aurora boreale.

https://www.lebrumaie.it/index.php?route=product/product&product_id=221


Pubblicato da Annamaria Gatti

Illustrazioni di Elisabetta Basili

Foto da dreamstime.com

giovedì 29 febbraio 2024

"Rughe storia di un nonno" Un tenero David Grossman per i bambini e per tutti.

 



Il distinto signore di cui propongo una riflessione oggi è Gianluigi Coltri, lettore e molto altro, che così si definisce "...lettore ossessivo compulsivo bulimico e onnivoro. Da lettore accanito però mi piace condividere quello che scopro e incontro. Curo "Orecchie e segnalibri", una rubrica su una web radio (Radio Music Free), scrivo e organizzo con amici incontri culturali e presentazioni (Villeggendo)." Aggiungo io:  è un nonno, che non è cosa secondaria nella vita. 

Il signor Coltri raggiunge con una mail quasi quotidiana molti lettori incalliti e perciò quasi sempre felici e altri soggetti, che con i libri hanno a che fare parecchio. Una delle sue ultime mail hanno risvegliato in me il desiderio di condividere con voi la realtà poetica e così vera, descritta dal celebre scrittore David Grossman nel libro "Rughe". Una occasione per conoscerlo meglio nelle produzioni per ragazzi, o meglio forse anche per tutti gli adulti che conservano un sano cuore bambino. Inoltre, in questi tempi burrascosi, Grossman, ha molto da dire, visto il suo impegno in favore del dialogo fra ebrei, arabi e musulmani. 

David Grossman                  foto Mokeda

"«Nonno, che cos’hai in faccia?»

«In faccia?» domanda nonno Adam, sorpreso. «Niente. Gli occhiali.»

«Hai le rughe» dice Tom.

«Ah, be’, le mie rughe…» mormora il nonno «le conosci già, Tom.

«Però non mi hai detto come ti sono venute.»

«Come mi sono venute?»

Il nonno scoppia a ridere. «Non mi hanno mai fatto una domanda del genere…»

da: David Grossman, “Rughe - storia di un nonno”, Mondadori, 2021, 

illustrazioni Ninamasina, trad. Alessandra Shomroni

Seconda puntata su David Grossman e i suoi libri scritti per i lettori più piccoli. “Rughe” è del 2021 e forse più che ai piccoli è dedicato ai nonni, in fondo il sottotitolo tira in ballo direttamente la controparte di Tom. Come ne “L’abbraccio” era Ben a tirare direttamente in ballo la sua mamma.

Tornano verso casa, dopo l’asilo, se la raccontano, e si fermano poi al bar a prendere qualcosa: chi da nonno o nonna non ha vissuto o vive questa situazione, uno di quei momenti che possono essere speciali (no: sono speciali e basta). Uno dei ricordi più antichi che ho è proprio una passeggiata con mia nonna Adele, ai confini del paese dove abito, quando ancora non c’erano case e i fossi a primavera avevano l’acqua trasparente e i prati i fiori.

Tom si sofferma sulle rughe del nonno, gli chiede se gli fanno male, un po’ mette in difficoltà l’anziano, un po’ lo fa divertire, per poi trovare la conclusione di tutto in un disegno. A modo suo, a modo di Tom, come fanno tutti i bambini.

Ecco, il bello di Grossman è, come ho già scritto per “L’abbraccio”, la grandissima capacità di cogliere e di trasferire nel testo, con semplicità e chiarezza, gli aspetti più veri e profondi dell’esistenza. Potrebbero anche non esserci le illustrazioni nel libro, già le parole dicono tutto. Ma così lo rendono speciale, uno di quei libri da leggere ben comodi in poltrona, o aspettando che arrivi il sonno. Ovviamente, sempre tra nonni e nipoti."

pubblica Annamaria Gatti

gatti54@yahoo.it