Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

sabato 5 giugno 2010

CHE TIPO DI EDUCATORE SEI? 4.


COME PARLARGLI?
"Lucio, che ha sei anni, ha un carattere forte e indipendente, ma siamo preoccupati perchè fa quello che vuole e voi scrivete dell'importanza delle regole e del loro rispetto, che gli permetterebbero di crescere sereno e capace. Soprattutto noi gli spieghiamo continuamente i motivi, il perchè deve ascoltarci e ubbidirci, ma sembra tempo perso..." Mamma Paola.
Lucio , come molti bambini, ha un gran desiderio di indipendenza e di autonomia e questo mi pare un bel punto di forza da valorizzare. Ci sta dicendo qualcosa. Giustamente voi siete inquieti... Il tempo dedicato alla spiegazione paziente dei motivi per cui le cose si devono o non si devono fare... è tempo perso!
Lucio sembra abbia bisogno di altro, forse di essere ascoltato e di un' attenzione finalizzata a conoscerlo ancora più a fondo, come già è stato scritto in post precedenti (etichetta: attenzione), forse ha bisogno di poche parole, visto che molto gli è già stato detto e spiegato con passione! Forse, sottolineando le sue capacità e impiegandole al meglio, Lucio potrebbe fare esperienza di quanto sia conveniente rispettare le regole, soprattutto nel rapporto con gli altri!
Ricordo Giulio che era spesso ripreso con lunghe spiegazioni sul perchè e sul "percome" si dovesse comportare. Un giorno il papà lo ha invitato a pescare e francamente gli ha motivato:
"Guarda, Giulio, mamma ed io non abbiamo più intenzione di spiegarti perchè sono necessari certi comportamenti. Tu sei un tipo in gamba e vedi anche tu cosa ti conviene fare, io conto su dite e ho fiducia, ora tocca a te! Guarda: basterà un occhiata fra noi per interderci, come si fa con i grandi!"
"Ok papà, attento, ha abboccato!"
MI piace riportare ciò che Chiara Lubich ebbe a dire nel suo intervento "Uno solo il maestro"
"Il modo di esprimersi di Gesù, pur rifacendosi all'uso del suo tempo, è nuovo: parla un linguaggio vivo, immaginoso, concreto, breve, preciso. Evita ogni prolissità, spesso condensa in una frase tutto quanto deve esporre su un argomento. Così si deve fare anche in famiglia. Le cosiddette lunghe "prediche" non sono accettate dai nostri ragazzi. Bastano poche parole suggerite da un amore vero, puro, disinteressato."
Pubblicato da Annamaria Gatti
Foto da GB e DoppiaW di Walter Kostner

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