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Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

mercoledì 18 agosto 2010

ACCOGLIENZA ADOZIONE 2


STUDIO LEGALE ASSOCIATO

NICOLO' NOSTRO, DA LONTANO: L'INCONTRO

La signora Barbara si racconta, in questa seconda parte ci scrive del primo incontro con il bambino a loro affidato:

STUDIO LEGALE ASSOCIATO

Con questo nostro piccolo contributo speriamo di essere di aiuto anche per quelle coppie (che sappiamo purtroppo essere tante) che di fronte ai tanti problemi che si trovano strada facendo nel percorso dell’adozione, hanno deciso di “mollare”. E’ dura, lo sappiamo, ma e’ anche vero che per avere bisogna dare….. E poi, visti i risultati……

"...C’è un corridoio lungo, tetro, con i muri scrostati e una decina di bambini che corrono. All’improvviso una signora (loro si definiscono tutte dottoresse e sono tutte in camice bianco) li richiama tutti all’ordine e li fa entrare in una stanza. Ne rimane fuori uno solo, piccolo, molto piccolino, biondo con due grandi occhi. Ci guarda spaurito rimanendo vicino a una dottoressa. Tra l’altro mio marito era tutto vestito di nero, il nostro responsabile pure, ed il piccolo che a quanto ci riferiscono non aveva mai visto un uomo si spaventa e comincia ad urlare. Mio marito si inginocchia davanti a Lui, io rimango impietrita e penso “pero’ e’ vero, e’ bruttino! Ma nel contempo comincio a piangere, e dentro di me succede una cosa strana che fatico a descrivere. La sensazione e’ quella che mi scoppino la pancia e lo stomaco, provo un dolore fortissimo che pero’ passa in qualche istante. In quel momento capisco!, e’ mio figlio, e’ nato lì, in quel momento. Lo guardo, lui mi guarda e sempre piangendo mi rivolgo all’interprete che al mio fianco mi abbraccia, e le dico “e’ Bellissimo”. Lei mi risponde “Veramente tanto”. Lui strilla dallo spavento perche’ le signore gli spiegano che noi siamo mamma e papa’. Non si lascia avvicinare da mio marito anche se riesce un po’ a scioglierlo con una palla colorata che gli avevamo portato, la prende ma subito si allontana. Mi avvicino io con un biscotto, lui mi guarda con sospetto poi guarda il biscotto e cerca di prenderlo, io mi avvicino di piu’ glielo do in mano e lo prendo in braccio. E’ la sensazione piu’ bella della mia vita. Sto piangendo anche adesso mentre rivivo quei momenti. Lo tengo in braccio stretto stretto, lo bacio e lui mi lascia fare perche’ e’ distratto dai biscotti che mangia con avidita’. Si avvicina anche mio marito e riesce ad accarezzarlo ma il piccolo non vuol saperne di andare in braccio da lui. L’ora successiva trascorre molto velocemente, la pediatra lo visita (nella panchina del corridoio….) riferendoci che e’ tutto a posto, anche se l’avevamo visto da noi stessi. Il bambino si lascia andare, chiacchera molto (come adesso peraltro, che non sta mai zitto), mio marito lo fa giocare e lui ride e si diverte. Purtroppo ci dicono che il tempo della visita e’ trascorso e dobbiamo andarcene perche’ e’ tardi ed i bambini devono andare a letto. Nel frattempo sono usciti dalla stanza anche gli altri e ci vengono tutti attorno; un piccolino con evidenti problemi fisici si attacca ad una gamba di mio marito sorridendogli. Potendo li avremmo portati a casa tutti...

pubblicato da Annamaria Gatti

foto di Annamaria

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