Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

venerdì 20 agosto 2010

CHE TIPO DI EDUCATORE SEI 5?



CORREGGERE?

E' aiutarli a saltare l'ostacolo, per continuare il cammino!

Miriam e Pietro, genitori di due bambini di 3 e 5 anni, scrivono di avere dubbi sugli interventi di correzione dei comportamenti inadeguati: servono sempre? scoraggiano il bambino? demotivano? inibiscono?

Uno dei compiti indubbiamente più delicati è proprio la correzione dei bambini. E degli adolescenti. Ma tant'è che imparare a correggere i figli da bambini, prepara buone prassi e il clima educativo più idoneo per le epoche successive...
Che occorra correggere non v'è dubbio.
Ci ricorda Chiara Lubich nel suo ampio intervento "Uno solo è il maestro":
"...Guai se non si corregge! Si sarà responsabili d'una tale omissione! ... E' dovere dei genitori, dunque, la correzione. L'ammonimento dato con pace, con calma, con distacco pesa sulla responsabilità dei figli che se ne ricorderanno."

Chi se non i genitori debbono essere presenti e vivi nel cuore dei figli a loro affidati, uomini e donne di domani? Possiamo delegare ad altre figure educative la correzione? Possiamo farci aiutare a provare i valori in cui la famiglia crede, ma la testimonianza, che passa attraverso la coerenza e il compito di sollevare e indirizzare e svelare è dei genitori, qualsiasi costo abbia, qualsiasi fatica comprenda. Pena la ribellione dei figli diventati grandi, verso i genitori e le loro omissioni: e la storia quotidiana è ricca di aneddoti, spesso dolorosi.
Che sia complesso correggere altrettanto!
Che occorra distinguere tra i vari metodi di correzione è necessario, e bisogna scegliere, ma è anche vero che non esistono ricette preconfezionate e sicure, occorre essere tenaci e giocarsi sul campo dell'autorevolezza, assolutamente indispensabile! Le variabili sono tante e legate non solo all'età dei bambini, al contesto socioculturale, ma anche alla personalità, al temperamento del bambino e alle scelte pedagogiche che supportano il progetto educativo dei genitori.
Quel che è indispensabile è che la correzione sia accompagnata dall'attenzione e dall'amore verso QUEL BAMBINO, che si sente accettato e valorizzato come persona, al di là del comportamento.
La correzione quindi passa attraverso l'ascolto, il dialogo, l'osservazione, la qualità del tempo, il sapere so-stare, la coerenza e la condivisione... per raggiungere autonomia, responsabilità, su cui ci siamo già incontrati in questo blog.
Ci rivediamo sui post precedenti?
E aspettiamo altre vostre testimonianze o segnalazioni!

UNO SOLO E’ IL MAESTRO

Pubblicato da Annamaria

gatti54@yahoo.it

foto di Giovanni




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