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giovedì 17 febbraio 2011

GUARDARE IN ALTO: UN IMPERATIVO PER CHI EDUCA!

Figli, figlie... un dono splendido da curare con amore incommensurabile
La loro vita, la nostra vita, un abbraccio per partecipare all'Infinito, così pensavo appena dopo la nascita della mia prima figlia. E' così anche ora.
Ho incrociato un'esperienza grande in questo periodo per me difficile, di incontro con il dolore.
E' la vita, sì la vita bellissima di Caterina, figlia amata di Antonio Socci. Il padre scrive di questa vita e di tutto il mondo di Caterina che attorno a lei ruota in una gara d'amore che varca confini e continenti.
E' la vittoria sulla malattia e sulla sofferenza, è l'abbraccio che unisce credenti e non credenti.
Cari genitori se non lo avete già fatto, leggete queste pagine: un tesoro per guardare con occhi nuovi la vita dei nostri figli.

Caterina. Diario di un padre nella tempesta
di Mario Spinelli
Fonte: Città Nuova



Antonio Socci
Quando i libri autobiografici sono ben scritti, profondamente sentiti e sinceri, coinvolgono con particolare forza ed efficacia il lettore, pure emotivamente. Se poi esprimono delle verità e dei valori autentici e universali, allora diventano scuola di vita e di crescita o, quanto meno, per qualcuno, fonte di messaggi salutarmente provocatori.
È il caso di questo libro del noto giornalista cattolico Antonio Socci, dedicato e intitolato alla maggiore dei suoi tre figli, che da oltre un anno è in coma in un ospedale fiorentino dopo un improvviso e lungo arresto cardiocircolatorio. Il padre – più genitore e credente che scrittore, ma è anche questo, con talento – racconta l’atroce odissea personale e familiare vissuta per lunghi mesi ed ancora in pieno svolgimento fra speranze e delusioni, angosce e preghiere, incubi e resurrezioni. Un viaggio attraverso il dolore e l’amore di un padre, ma anche un libro-confessione (nel senso agostiniano di professione di fede, di lode) che testimonia l’incrollabile speranza cristiana nell’aiuto di Dio e nella misericordia della Madre, mediatrice di tutte le grazie.
E qui, parlando del libro, si innesta uno dei pregi maggiori. La testimonianza di cui si è detto non è resa solo dall’autore, ma si allarga al mondo e alla Chiesa, nel grande coro di messaggi ed espressioni di condivisione e solidarietà ricevuti dall’autore nel suo blog, da parte di cristiani ma anche di laici, e riversati nel volume, non senza armonia e senso della misura.
Un terzo livello di arricchimento, cioè i testi e i riferimenti alla spiritualità di alcuni santi e scrittori, rende la lettura ancora più toccante e proficua.
Una frase di Padre Pio, riportata da Socci nel libro, esprime forse, in modo sintetico ma profondo, l’esperienza che sta vivendo: «Gli angeli invidiano agli uomini una sola cosa, poter offrire a Dio il loro dolore».
Pubblicato da Annamaria Gatti

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