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Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

sabato 14 aprile 2012

Bambini consapevoli: capaci di difendersi!



Può servire un libro a difendersi?
Tutto quello che il "VILLAGGIO ATTORNO" può fare per essere attenti e prevenire, informando e aprendo gli occhi del cuore, quello si può e si deve fare!
Bambini autonomi nell' interagire con strumenti più grandi di loro...
Bambini che crediamo responsabili, hanno bisogno di noi  sempre e comunque!
ATTENTI AI BAMBINI, allora!
E bambini! Attenti!
Presentazione e riassunto: Uffabaruffa, che era un strega nel suo primo libro di cui questo è una continuazione, è riuscita a diventare una fata. Ma il mondo delle streghe non si rassegna a questa vittoria delle buone intenzioni e dei fatti... Così le streghe, più o meno maldestre e sprovvedute, provano in tutti i modi a distruggere l'esistenza delle fate e in particolare di Uffabaruffa, che ha come inseparabili amici, oltre a un cane tenacissimo e a un gatto inquietante, dei...bambini...
Le streghe ora provano ad arrivare alla fata attraverso i ragazzini,  che sono abilissimi con le operazioni informatiche... Ci prova l'unica strega con un po' di abilità intellettive: Stonata.
Il libro è narrato da Uffabaruffa.

dal cap.X di:
UFFABARUFFA COLPISCE ANCORA
di Annamaria Gatti
illustrazioni di Laura Cortini
Ed. Citta Nuova
RIUSCIRA’ STONATA A INGANNARE I BAMBINI?
Ecco qui  come è andato l’incontro di Stonata con gli ingenui bambini, che in lei vedono solo una
piccola bambina di nome Stefania. Non sanno invece che è lì per catturare i segreti delle fate.


Se solo avessi pensato che a qualcuno fosse venuto in mente di intrufolarsi nel gruppo dei bambini miei amici, mi sarei data da fare per organizzare qualche bello scherzetto… E invece…
Stonata ha fatto una capatina alla biblioteca  e dopo alcune ricerche è riuscita a trovare la magia giusta per trasformarsi  in una graziosissima bimbetta, con una manciata di lentiggini e due adorabili treccioline. Poi ha anche sussurrato:
“Dunque… cosa  portava sempre con sé quella stramba di Uffabaruffa? Secchiello, paletta, setaccio e formelle… ecco ora ho tutto, devo solo spiegare il mio inganno agli spiritelli della falsa foresta e … il gioco è fatto!”
E guardandosi allo specchio si è accorta di aver fatto proprio un buon lavoro. Solo nello sguardo le restava quella luce cattiva che la caratterizzava.
Ah, se l’avessi vista o se l’avessi sentita parlare… se Buc fosse stato in spiaggia quel giorno, certamente io e il cane  l’avremmo riconosciuta. Ma Stonata è arrivata in un bel pomeriggio luminoso e fresco, mentre io non c’ero e invece i bambini sì, erano tutti lì in spiaggia, intenti al gioco delle biglie su un percorso attorno alla torre costruita il giorno prima e rimasta, chissà come, intatta.
“Mi fate giocare per piacere?” ha chiesto Stonata.
“Certo, come ti chiami?” ha chiesto Tonio.
“Sto… ehm… Stefania” ha risposto Stonata
“Ciao Stefania, vieni… prenditi le biglie blu.”
“Che bella torre! Chi vi ha insegnato a costruire così bene?” ha chiesto Stonata-Stefania.
“Oh, beh, ci ha insegnato tutto una persona speciale!”
“Un maestro?”
“No no… una fata.”
“Una fata?”
“Sì, una fata speciale.”
“Ma le fate esistono davvero?”
“Sì, esistono, esistono! Anche Dodo non ci credeva….ma poi…”
“E chi è Dodo?”
“Dodo è il nostro amico. E’ fortissimo con il computer…”
“Sapete usare  il computer?”
“Sì, un poco, ma… te l’ho detto, lui è veramente bravo, il migliore! Ha anche una e.mail, che io so a memoria, senti: dodo@sbam!.alt
“Fa ridere… ma tu dicevi delle fate, che esistono davvero… e fanno gli incantesimi, sono proprio invincibili?” ha chiesto l’intrigante Stonata-Stefania.
“Certo fanno gli incantesimi e sono invincibili” continuava a rispondere Tonio.
“No, Tonio, lo sai che non sono proprio invincibili… Hanno un punto debole…” ha corretto ingenuamente Luisa.
“Davvero e quale?” ha chiesto la strega, che non pensava di giungere così in fretta alla verità.
Tonio era un po’ sorpreso da tanta curiosità e,  presentendo il pericolo, ha osservato con fermezza:
“Zitta Luisa, a lei non interessa certo come vincere il mondo delle fate.”
“Oh no” si è precipitata a confermare la bambina-strega, “io amo molto le fate, perciò se avete un segreto potete dirmelo…Sono o non sono una bambina come voi? Insomma : qual è il loro punto debole?”
Prima che Tonio potesse intervenire, Lucia ha spiegato:
“Non bisogna distruggere la bontà nel mondo. Soprattutto nei bambini, perché proprio così gli incantesimi non si potranno più avverare.”
“Davvero? Allora dobbiamo essere buoni!”
“Sì, buoni e veri, dobbiamo essere buoni ed essere … noi stessi!”
“Ma…” ha chiesto ancora Stonata-Stefania, “siamo sicuri che sia proprio così?”
“Certo, ce lo ha rivelato Uffabaruffa, la nostra fata…”
Ormai il pasticcio era fatto, Tonio l’ha  guardata negli occhi e si è accorto di sentirsi inquieto, così ha detto:
“Tu però devi prometterci di non raccontare a nessuno questo segreto. Se le streghe dovessero conoscerlo…sarebbero guai!!”
“Non ti preoccupare, non ti preoccupare…!” ha ripetuto Stonata, fingendo di provare molto interesse per il gioco delle biglie, per evitare qualsiasi domanda…
Però ogni volta che vinceva una biglia ripeteva mentalmente:
“Uffabaruffa, questa volta sei perduta!”
Ah, se fossi andata in spiaggia quel giorno, l’avrei riconosciuta e avrei scoperto l’inganno!!! Per mille pizzette!!!



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