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rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

mercoledì 23 luglio 2014

L'attesa di un bambino: nove mesi di stupore

Cosa accade in quei nove strabilianti mesi di nascondimento e di stupore? 
Può il padre essere così influente e importante in quei nove mesi per la salute psico-fisica e affettiva di suo figlio, di sua figlia?
Cosa possiamo fare per garantire una sana e bella crescita psicologica al nostro bambino?

MAMME E PAPA' l'attesa di un bambino
Recensione di Annamaria Gatti
Fonte: Città Nuova, 10 luglio 2014

                                                


L’opera “Mamme e papà, l’attesa di un bambino” dello psicoterapeuta Gino Soldera, fondatore e presidente dell’ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale)  è  indirizzata ai genitori in attesa, ma assaporare  la scoperta di come il  bambino  non ancora nato interagisce con la madre e tutto  il mondo intorno, è un avvincente viaggio nel mistero della vita che fa bene a tutti. 

Le pagine sono commoventi perché  rimandano alle esperienze vicine o lontane nel tempo.  E stupiscono perchè ricche di informazioni dettagliate e talvolta sorprendenti,  già dalle prime settimane di… gestazione!
“A partire dal concepimento il nascituro è una persona a tutti gli effetti, dotata di una struttura genetica e di una sua individualità…”  E via all’esame delle funzioni sensoriali: tatto, olfatto, gusto, udito e … vista!

E la descrizione dei movimenti del nascituro come strumenti di comunicazione appare un capolavoro di interazione e di risposta agli stimoli di notevole coinvolgimento emozionale, come l’idea che questo piccolino, a poche settimane dal suo concepimento, possa avere reazioni compatibili secondo la musica ascoltata o suonata dalla madre: si calma con Vivaldi e Mozart, scalcia con Beethoven, Brahms o il rock…

Ma forse di più fa pensare a quel che si sottolinea riguardo al concepimento: essere concepiti nell’amore determina il futuro di ogni bambino, che nell’ambiente condiviso materno “già nell’utero ha affinato le proprie capacità intellettive cercando di capire i processi mentali di colei che lo ospita.”
Essenziale poi è l’ambiente non condiviso, il padre , che determina durante la gestazione il clima e il benessere, ma soprattutto la formazione del figlio. Come? Accogliendo la sfida che la coppia cambi, si trasformi e si arricchisca, fin dal concepimento e curando la comunicazione con il figlio, che avviene in forme e canali diversi e di grande impatto emotivo.

La maternità non è più un fatto a sé stante, ma ha senso quindi se la paternità la include e diventa un cammino di crescita, un’opportunità irripetibile per i due adulti, per i due genitori, in una “triade basata sulla reciprocità in cui si sviluppa un amore caratterizzato dalla circolarità e non dal semplice desiderio di possesso.”
Papà e mamme insieme quindi, ad immaginarsi il futuro del proprio bambino o della propria figlia, genitori alla scoperta delle proprie paure e dubbi, disposti ad entrare in empatia e a raccontarsi, a superare chiusure e introversioni, per preparare un terreno facile da coltivare per un figlio.

Mamme accompagnate a scoprire i blocchi emotivi e le resistenze per prendersi cura di sé a fare spazio alla nuova relazione, padri coinvolti nella scoperta della comunicazione con il nascituro già capace di rispondere alle loro sollecitazioni.
Una guida all’attesa di un figlio ricca di stimoli e aggiornamenti, di alto valore educativo, per rendere  più consapevoli delle grandi possibilità che ogni figlio ha e offre a coloro che vivono l’accoglienza come un dono personale, per la coppia e per l’umanità.

Un viaggio che inizia prima, molto prima della nascita, prima della grande novità che sconvolge la vita: aspettiamo un figlio!

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