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Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

giovedì 27 novembre 2014

Autori e illustratori uniti in un libro per ragazzi per sostenere la ricerca.

 



Possiamo anche non dedicare pochi minuti a questi video. 
Dopo la serata del 26 novembre, per la presentazione del libro, bellissimo, il Cantastorie13, in vendita per la raccolta di fondi per i progetti della Fondazione Città della Speranza non posso, come autrice partecipante, non accogliere l'invito ad essere attiva e a credere che i sogni in un mondo migliore, dove possono venire sconfitte anche le terribili malattie dei bambini,  possano realizzarsi.
Vi invito ad acquistare e a regalare questo libro, di grande pregio, in tutti sensi.
Questi due video possono dare la dimensione di quanto si fa e a quale alto  livello di scelte umane e sociali opera la Fondazione.
https://www.youtube.com/watch?v=TY6ovLb3UgM
https://www.youtube.com/watch?v=lJgsalRQSW0

La Fondazione “Città della Speranza” è nata il 16 dicembre 1994 in ricordo di Massimo, un bambino scomparso a causa della leucemia. L’obiettivo primario della Fondazione era raccogliere fondi per costruire un nuovo e moderno reparto di oncoematologia pediatrica, perché quello esistente all’epoca era del tutto insufficiente e inadatto a ospitare in modo dignitoso i bambini ammalati e delle loro famiglie.

Franco Masello, Virginio Zilio, Carlo Mazzocco e il Prof. Luigi Zanesco, all’epoca Direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, si fecero promotori del progetto e riuscirono a coinvolgere imprese e privati cittadini nella raccolta del capitale necessario a costruire la nuova struttura, che fu inaugurata nel 1996. Fondamentale nella realizzazione del progetto furono, per la parte operativa, l’ing. Gaetano Meneghello e l’architetto Giuseppe Clemente.

Il nome “Città della Speranza” si ispira ad una analoga fondazione americana: “City Hope” della quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative. In particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare che anche i bambini ammalati potessero vivere la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al loro futuro. E così fu: il reparto, concepito secondo criteri modernissimi, diede una svolta nella qualità della cura e dell’assistenza ai piccoli pazienti, consentendo anche ai medici e agli operatori di svolgere al meglio il loro compito.
Dopo aver realizzato la Clinica di Oncoematologia pediatrica di Padova, la Fondazione continuò il suo impegno e nel 1998 costruì il nuovo Day Hospital e i Laboratori di Ricerca, nel 2003 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Padova.
Nel 2004 venne inaugurato il Day Hospital Pediatrico e nel 2010 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Vicenza.
L’8 giugno del 2012 infine viene inaugurata a Padova l’ultima grande opera: l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che con i suoi 17.500 mq è il più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d’Europa.
Oggi la Clinica di Oncoematologia pediatrica, diretta dal Prof Giuseppe Basso, è collegata ai più importanti centri italiani e mondiali e, grazie ai finanziamenti erogati dalla Città della Speranza, è Centro di riferimento nazionale per la diagnosi delle leucemie acute e per la caratterizzazione molecolare di linfomi e sarcomi e Centro di coordinamento di protocolli nazionale ed europei di diagnosi e cura di linfomi, sarcomi, tumori cerebrali ed epatici, tumori rari.
Dal 2014 la Clinica è Centro di coordinamento regionale della rete oncologica pediatrica del Veneto.
La Fondazione investe circa 2 milioni l’anno in Ricerca Scientifica e si è dotata di un Comitato Scientifico Internazionale che valuta i progetti da finanziare.

pubblicato da Annamaria Gatti

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