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Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

sabato 22 settembre 2018

Compito: stenditi su un prato e guarda il cielo. E trovalo il tempo!

Una favola anche  per sognare la primavera...


A GUARDARE IL CIELO
di Annamaria Gatti
fonte Città Nuova, 2016

Tommy era assorto dalla scena di battaglia che si preparava davanti a lui: un castello bianco,  con le alti torri massicce si stagliava all’orizzonte e accanto al maniero, dal lago grigio, stava emergendo un drago terrificante.

Solo il cugino Gigi sembrava non accorgersi dell’evento, preoccupato a sonnecchiare, sommerso dal  cappellaccio di paglia.
“Gigi” scoppiettò allarmato Tommy “un drago sta assalendo il castello, lo farà in briciole!”
Con il collo squamoso, gli occhi sporgenti, enormi come due fari, con le ali sgraziate  e ampie, la bestia minacciava la sicurezza del castello, difeso solo dal Cavaliere Bianco, che  possedeva   una lunga velenosa lancia.
“Non ce la farà mai il Cavaliere Bianco… E’ mostruoso quel drago!”
Ma spesso  i più cattivi sono anche  i più  sciocchi e il drago lo era, perché si sentiva potentissimo.

“Cosa succede adesso?” chiese il cugino Gigi senza scomporsi troppo
Tommy fece la telecronaca:
“Un’Aquila Bianca sfreccia maestosa sulla  testa del drago che cerca inutilmente di papparsela, becco e tutto. Il cavaliere così ha  tutto il tempo di lanciare la sua lancia velenosa. Siiiiii! Che spettacolo!”
Il drago, ferito a morte, si dileguò misteriosamente, mentre Tommy sospirò di sollievo.

Ma perché aquila, cavaliere e castello prendevano forme diverse e buffe?
Ah già, era il vento di scirocco che si portava le nuvole verso sud, per raccontare la Battaglia Bianca a qualche altro bambino, forse sdraiato sulla sabbia, con gli occhi  incollati la cielo.
“Tommy, hai visto la storia della battaglia bianca in televisione o  in qualche dvd?” gli aveva chiesto il cugino Gigi emergendo finalmente dal cappello.
“Scherzi? Ho guardato il cielo, sdraiato come te, solo che io avevo gli occhi aperti, mentre tu dormivi.”
“Allora domani lascerò il cappello a casa” decise convinto il cugino Gigi.
“Forse domani andremo nella giungla. O forse sulla Via Lattea.”

Cose che capitano a  guardare in su.

pubblicato da Annamaria Gatti
foto officinabiotech.com

2 commenti:

  1. Questa storia mi piace parecchio: scoprite perché vi sono gli stessi nomi a volte con la lettera maiuscola, a volte con la lettera minuscola! :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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