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rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

sabato 29 luglio 2017

Un dipinto. Una madre nella zona rossa dei pfas.

L'impatto visivo è di stupore.
Un fiore si trasforma in una delicatissima fata, ricca di rimandi potenti alla vita e  pure alla sua fragilità. 
Ogni tratto, deciso e nitido è anche  portatore di sfumature morbide e promettenti.
La natura nella sua magnificenza è sovrana, ma anche personalizzata e non esiste qui confine fra realtà e creatività.
Il colore si appropria di una verità nascosta.

Devo presentare i quadri di Michela ai bambini: chi meglio di loro saprà raccontare l'essenza di questo dipinto?  E come questo molti altri che ho furtivamente osservato, senza trovare le parole giuste per chiedere e chiedermi la ragione di tanto stupore.

I bambini  e i ragazzi che vivono  nella terra bellissima  di Michela hanno valori molto alti di PFAS nel sangue. Michela è una madre come tante altre, in questi mesi impegnata a tutto tondo nella battaglia solo apparentemente donchisciottiana, contro l'inquinamento della sua e mia terra. Qualcosa si muove!
Lei e tante altre madri e padri e gente comune ed esperti, abitanti nella cosidetta "zona rossa" inquinata delle province venete di Vicenza, Verona e Padova, si sono riuniti in un gruppo per  collaborare con le istituzioni e per difendere i loro figli, prima di tutto.  Cittadinanza attiva, gioiello di responsabilità  da imitare. 

La zona è contaminata dai pfas, percloruri e interferenti endocrini,  da circa 40 anni.  In particolare è inquinata l'acqua già nella falda, la più importante del Veneto, che fornisce acqua a 21 comuni, a 350.000 persone. Nonostante i filtri "provvisori" dal 2013, non ce la sentiamo  più di berla, senza la certezza che non andrà ad aumentare i valori dei pfas nel nostro sangue. C'è molto da fare: amministrazioni, sanità e scienziati lavorino con onestà e trasparenza. E' in gioco il futuro della natura, della gente che si fida, dei bambini che crescono con questo peso, dei ragazzi che devono prendere atto della loro condizione, essere educati ad una coscienza ecologica, ma soprattutto che devono essere rassicurati sull'impegno a risolvere questo scempio in tempi possibilmente brevi, per ritrovare fiducia e serenità. 

Pubblicato da Annamaria Gatti
gatti54@yahoo.it
Dipinto di Michela  
Autorizzazione di pubblicazione - 27 luglio 2017

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