Benvenuti ai genitori...e ai bambini!

Questo blog nasce dal desiderio di condividere "lievemente" le gioie, le speranze, le sorprese, le favole e i dubbi che...
rallegrano e stimolano le scelte quotidiane dei genitori.

giovedì 26 ottobre 2017

Conseguenze gravi dell'uso di droghe NPS nei giovanissimi e ignoranza

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Perchè ignorare che le droghe di nuova generazione (NPS, NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE), sono accessibili e "di moda", salvo non sapere cosa provochino?

Perchè i ragazzi non sanno o non vogliono o possono sapere a cosa vanno incontro quando assumono queste e le altre droghe?

Perchè gli adulti, genitori soprattutto o comunque educatori, sottovalutano il problema e non intercettano i bisogni dei ragazzi che ricorrono a queste intriganti,  derive?

Perchè non basterà la denuncia di 40000 ricoveri o accessi al pronto soccorso per effetti devastanti dell'uso di queste sostanze nel giovani dai 15 ai 24 anni, con conseguenze psicofisiche non recuperabili nel tempo? ("Carta dei servizi dei pazienti nelle condizioni cliniche di comorbilità tra disturbi mentali e disturbi da uso di sostanze e addiction" simposio del 24 ottobre 2017 della SIP, SINPIA, FEDERSED)

Perchè non siamo sufficientemente propositivi nel mondo della sanità e della scuola e della famiglia per stornare questo effetto drammatico che compromette il futuro della nostra società, con molti altri buchi neri?

Perchè non viene favorita dai vari livelli amministrativi  la massima cura di tutte le realtà dedicate all'infanzia e all'adolescenza, compreso il supporto alle figure genitoriali?

Al lavoro dunque! Ed è emergenza alleanza educativa..


pubblicato da Annamaria Gatti
foto da vivariumpsicologia.org

giovedì 19 ottobre 2017

Favola. Anche la paura aveva bisogno di storie raccontate da un papà.

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COME MATTEO SUPERO' LA PAURA

di Annamaria Gatti
fonte: Città Nuova,  Ottobre 2017

Non c'era che un filo di luce a rischiarare il corridoio, però Matteo sapeva bene dove voleva dirigere i suoi passi incerti: papa' stava lavorando al computer sul tavolo del soggiorno.
Ma ecco che lo spiraglio di luce si fece debole e il buio cominciava a fargli paura.
Cos'era quella macchia buia? 
Un animale feroce o un mostro, pronto ad assalirlo? 
Matteo ascoltò un pochino  il cuore che voleva andarsene a spasso: forse quel battito voleva tornare indietro, nell'azzurro del lettino nuovo!
“No, andiamo avanti, siamo esploratori!” si disse sussurrando il bambino coraggioso.
Ma le cose non erano proprio così chiare: avete  mai provato a camminare al buio? Lo stomaco si stringe e viene anche voglia di fare pipi', proprio quando non puoi provvedere al caso!
Comunque sia,  i piedini  ripresero il cammino, seguendo le manine che saggiavano i muri dello stretto corridoio. In fondo, là nella stanza, il papà continuava a tamburellare sulla tastiera.
Scivolando piano piano manine, piedini e compagnia arrivarono alla porta, finalmente!
Spalancata di slancio, Matteo fece un respirone forte e papà si voltò di scatto: “Piccolino, sei qui?”
E dove vuoi che sia? Pensò il “piccolino”, non mi vedi?
“Che ti succede, piccolino?”
“Niente, quasi.”
E a Matteo scappò il più bel sorriso dal suo ultimo compleanno.
Papa' fece qualche manovra affrettata e “voilà”! chiuse l'aggeggio informatico di colpo. Si alzò ed esclamò:
“Per un sorriso così, vale la pena chiudere con il lavoro! Che ne dici di una storia di paura e di avventura sul tuo tappeto magico?”
“Anch'io devo raccontarti una storia tremenda, ma prima portami a fare  pipì, papino!”

E la paura sorrise e si rannicchiò sul tappeto perché, anche lei, aveva bisogno di storie raccontate da un papà.

Foto da marieclaire.it

domenica 15 ottobre 2017

Un libro: In viaggio. Superare le difficoltà fa conoscere e fa crescere.


In viaggio
IN VIAGGIO
EDITORE: EDT
COLLANA GIRALANGOLO

recensione di Annamaria Gatti


In Viaggio, edito in Belgio e Paesi Bassi nel 2015, viene proposto ora in Italia con la traduzione di   Francesca Degani per EDT. 
Un titolo che ritengo forse un po’ scontato per un albo davvero interessante.

Un porcospino e un ranocchio intraprendono un viaggio divertente e a sorpresa. Ma il libro è di una ricchezza inaspettata: in sintesi, fa volare la mente e il cuore, parla ai bambini, ma non solo,  li esorta a raccontarsi, per giungere magari alla consapevolezza  che anche la vita è un viaggio. A noi percorrerla con curiosità e voglia di mettersi in gioco senza fermarsi, con leggerezza.
Porcospino invita l’amico ad un viaggio senza meta, un viaggio che è bellezza per quel che è. 

Non si fermano mai, vanno alla scoperta felice di territori, situazioni, colori e panorami, albe e tramonti, così ben interpretati, in stile un po’ naif, dall’illustratore Guido Van Genechten, autore conosciuto per le numerose  pubblicazioni per i più piccoli.
Paura e dubbi si superano se il viaggio lo si intraprende in compagnia, se si decide di lasciarsi alle spalle la solitudine e si risponde all’invito che la vita ci fa attraverso gli accadimenti e le persone.  
E’ quel che fa Ranocchio.

Il percorso porterà buoni frutti se facciamo i conti con la fragilità di ciascuno e la accogliamo e se superiamo i timori e i dubbi, con fiducia negli altri e in noi stessi.
Allora anche le buie gallerie, che spaventano così intensamente  Ranocchio, vedono la luce e dopo la tempesta assaporano, in cima alla vetta, non solo l’aria profumata che segue la pioggia, ma anche l’arcobaleno che concilia paure e sogni, il male e il bene.

Torneranno i due amici al loro villaggio?
Sì, ma molto cambiati, perché superare le difficoltà e conoscere fa crescere e insegna. Anche Ranocchio per esempio ha imparato a guidare: è lui a riportare tutti e due a casa e  non è più quello di prima, ma arriva a casa rinnovato e  soprattutto capace di pensarsi continuamente  in viaggio, in  ricerca di nuovi volti e profumi e sfumature.
“”Sono in viaggio!”
“Sempre” disse Porcospino. “Lo sei sempre.”

Anche noi siamo sempre in viaggio!
Buon viaggio a tutti allora, in compagnia.

Per bambini dai 3 ai … 99 anni!

giovedì 5 ottobre 2017

Don Mazzi senza se e senza ma sugli adolescenti. SPINOCCHIO come sballo, sbando, spinello...

SPINOCCHIO
di Don Mazzi
Exodus
Recensione di Annamaria Gatti

Quanti adolescenti ci interrogano e ci scuotono. Nella vita quotidiana e nel mondo dell’informazione. 

Don Mazzi, senza se e senza ma, come sempre per chi vive nella trincea del mondo educativo di confine, incontra genitori ed educatori che con gli adolescenti   trafficano ogni giorno talenti, pazienza, entusiasmi e tragedie, per presentare il suo ultimo libro.

Ed ecco Spinocchio (http://www.vita.it/it/article/2017/04/18/don-mazzi-spinocchio-ladolescenza-vista-alla-rovescia/143080/) che viviseziona in poche battute chiare e lapidarie, per poi addentrarsi in episodi di vita vissuta,   che scomodano ed emozionano tutta la platea, in una primaverile piazza veneta bellissima  e luminosa.

E’ un ritorno il suo in terra veneta, lui veneto e cittadino del mondo, soprattutto abitante del mondo dei giovani in sofferenza acuta, per la maldestra capacità degli adulti di quest’epoca di compiere la loro estrema testimonianza di vita vera, di sacrificio e di coraggio. 

Il titolo? Spinocchio, come sballo, sbando, come spinello…  ma attenzione! 

Don Mazzi consiglia di vedere l’adolescenza proprio all’incontrario, ecco la motivazione della  S  davanti alla parola Pinocchio, vedere nelle vicende del burattino all’incontrario, la metafora dell’adolescente.  

“Sono belli i nostri giovani” esordisce “ tirano fuori il meglio di sé, se glielo chiedi, se stai con loro,  se li ami davvero”. L’adolescenza è il periodo più importante dopo i primi anni di vita e non vanno lasciati soli e alla sbando. E il sacerdote di trincea usa guardando dritto negli occhi i genitori presenti, quattro immagini forti per descrivere gli adolescenti: Il torrente, il puledro, l’aquilone e l’automobile.

La ragazza, il ragazzo tra i 14/17 anni è un torrente in piena. L’auto “panda” tranquilla di ieri, oggi si è trasformata in una “ferrari” di grande potenzialità, che neppure il giovane o la giovane sanno gestire e riconoscere, la loro persona è altro da ieri, ed esplode in tutta la sua capacità di vivere, progettare, spendersi…  

Servono due  argini forti, genitori  e quindi anche padri di tempra e di cuore per questi ragazze e ragazzi che  sono anche puledri, con molta vivacità da scaricare bene, impossibile tenerli al guinzaglio, irresponsabile lasciarli andare senza i supporti indispensabili, come si fa con gli aquiloni, che vanno e viaggiano, ma che sono ancorati a valori, esperienze di vita buona, porti dove ancorare  e nutrirsi di ascolto e testimonianza,  per riprendere il viaggio.

“Aiutaci ad arrivare prima, prima che la vita dei nostri ragazzi si spezzi” recita la pagina on line di  Exodus. 
E in Spinocchio propone tre percorsi o “avventure” educative, capaci di avvincere i ragazzi, per prevenire appunto!  E prevenire è meglio che curare! Un libro da scoprire.

Annamaria Gatti